Aggressione al personale sanitario a Villacañas

Una madre minaccia di morte il personale sanitario perché le viene chiesto di interrompere una videochiamata durante il triage.

Un grave episodio di aggressione si è verificato presso il Punto di Assistenza Continuativa (PAC) del centro sanitario di Villacañas, Toledo. Una donna, madre di una paziente minore, ha insultato e minacciato di morte il personale sanitario dopo che le era stato chiesto di interrompere una videochiamata durante il triage. La donna, accompagnata dalla figlia che presentava sintomi di allergia respiratoria, si è rifiutata di riagganciare il telefono nonostante le ripetute richieste del personale. La situazione è degenerata rapidamente, con la donna che ha iniziato a insultare e minacciare le operatrici sanitarie, arrivando a proferire frasi come “ti ucciderò” e “ti strapperò le budella”.

Il personale, terrorizzato, ha tentato di azionare il pulsante antipanico, ma questo non ha funzionato. Hanno quindi dovuto chiamare la Guardia Civil e rifugiarsi nel corridoio delle visite, chiuso da una porta in legno con serratura. La donna, però, è riuscita ad aprire la porta con un calcio, aumentando il timore delle operatrici. Fortunatamente, la donna ha poi lasciato il centro, ma il personale ha chiuso la porta esterna fino all’arrivo della Guardia Civil, temendo che potesse tornare con altre persone.

Il sindacato CSIF ha denunciato l’accaduto, sottolineando la gravità del malfunzionamento del pulsante antipanico e la mancanza di sicurezza per il personale sanitario. Il sindacato ha inoltre criticato l’insufficienza delle misure di sicurezza attuali, tra cui il chiavistello difettoso e una telecamera di sorveglianza non funzionante, implementate dopo un precedente episodio di violenza nello stesso centro. CSIF chiede l’immediata introduzione di personale di sicurezza e di un addetto, al fine di aumentare la protezione in tutti i centri sanitari gestiti dal Servizio Sanitario di Castilla-La Mancha (Sescam), durante tutto l’orario di apertura.

Le operatrici aggredite hanno sporto denuncia e hanno chiesto un incontro con la Direzione Generale dell’Assistenza Integrata (GAI) di Alcázar de San Juan, a cui appartiene il centro sanitario, al fine di esigere l’implementazione di misure efficaci che garantiscano la loro sicurezza.

Questo episodio di violenza contro il personale sanitario è solo l’ultimo di una lunga serie. Gli operatori sanitari sono sempre più spesso vittime di aggressioni, verbali e fisiche, da parte di pazienti e dei loro familiari. Le cause di questa crescente violenza sono molteplici e complesse, tra cui la frustrazione per i lunghi tempi di attesa, la mancanza di comunicazione, la difficoltà di accesso alle cure e la crescente diffidenza nei confronti del sistema sanitario.

È fondamentale che le istituzioni prendano misure concrete per garantire la sicurezza degli operatori sanitari, come l’implementazione di sistemi di sicurezza efficaci, la formazione del personale sulla gestione dell’aggressività e la promozione di una cultura del rispetto nei confronti degli operatori sanitari.