Addio a Raimundo González Cuenco, pioniere dell’alpinismo asturiano

Raimundo González Cuenco, figura leggendaria dell'alpinismo asturiano, è scomparso all'età di 98 anni.

Il mondo dell’alpinismo asturiano è in lutto per la scomparsa di Raimundo González Cuenco, noto come ‘Mundo’, avvenuta all’età di 98 anni. González Cuenco, originario di Bodes, un villaggio ai piedi della Sierra del Sueve, ha dedicato la sua vita all’esplorazione e alla documentazione delle montagne asturiane.

Una vita in montagna

Fin da giovane, Mundo ha coltivato la passione per la montagna, un amore nato tra le vette che circondavano il suo villaggio natale. La sua vita è stata segnata da un profondo legame con la natura e dalla voglia di scoprire nuovi sentieri.

Pioniere dell’alpinismo asturiano

Mundo è stato uno dei fondatori del Gruppo di Montagna Ensidesa, un’organizzazione che ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’alpinismo in Asturias. Ha ispirato generazioni di alpinisti, tra cui figure leggendarie come Tito Sánchez e Juanjo Arrieta, che hanno seguito le sue orme.

L’eredità di un maestro

Oltre alle sue imprese alpinistiche, Mundo ha lasciato un’importante eredità letteraria. Ha scritto diverse guide dettagliate sulle montagne asturiane, tra cui ‘I tetti dei comuni asturiani’, ‘La guida completa della montagna asturiana’ e ‘Montagne di Cangas del Narcea, Ibias e Degaña’. Queste opere sono considerate delle vere e proprie bibbie dagli appassionati di montagna che frequentano la regione.

Un uomo di grande energia

Chiunque lo conoscesse, rimaneva colpito dalla sua energia e dalla sua vitalità, che ha mantenuto fino a tarda età. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nel mondo dell’alpinismo asturiano, ma il suo ricordo continuerà a vivere nei cuori di coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di condividere con lui la passione per la montagna.

Raimundo González Cuenco, oltre ad essere un alpinista di fama, ha avuto una vita ricca di esperienze. Ha lavorato come fattorino del pane a Oviedo e successivamente come autista per i dirigenti dell’azienda siderurgica Ensidesa. La sua passione per la montagna non si è mai spenta, e ha continuato a scrivere e a documentare nuovi percorsi fino alla fine dei suoi giorni. La sua dedizione all’alpinismo gli ha fatto guadagnare numerosi riconoscimenti, tra cui la medaglia d’argento della Federazione Nazionale di alpinismo, l’insegna d’oro del Gruppo di Montagna Ensidesa e un’udienza con i Re di Spagna.