Parità di genere raggiunta nel sistema sanitario andaluso: le donne medico sono la maggioranza

Un rapporto del Consiglio Andaluso dei Collegi dei Medici rivela che le donne medico sono ora la maggioranza nel sistema sanitario andaluso, segnando un momento storico per la parità di genere nella professione.

Siviglia, Spagna – 5 maggio 2024 – Il sistema sanitario andaluso ha raggiunto un traguardo significativo nella parità di genere, con le donne medico che ora costituiscono la maggioranza della forza lavoro medica. Questa pietra miliare è evidenziata in un rapporto recentemente pubblicato dal Consiglio Andaluso dei Collegi dei Medici (CACM), che fornisce approfondimenti demografici sulla professione medica nella regione.

Il rapporto rivela che ci sono quasi lo stesso numero di donne e uomini iscritti come medici in Andalusia, con 23.906 donne rispetto a 23.947 uomini. Tuttavia, quando si considerano solo i medici attivi, le donne rappresentano il 54,3% del totale, con 19.661 donne medico e 16.528 uomini medico. Questa tendenza rappresenta un notevole cambiamento rispetto a due decenni fa, quando c’erano solo 10.000 donne medico iscritte, che costituivano meno della metà della popolazione medica totale in quel momento.

L’aumento della rappresentanza femminile è evidente in quasi tutte le specialità mediche. Medicina di famiglia e di comunità, pediatria e aree specifiche e ostetricia e ginecologia continuano ad avere il maggior numero di donne medico. Alcune specialità, come la radioterapia oncologica e l’idrologia medica, hanno una maggioranza femminile, con le donne che costituiscono rispettivamente il 67,37% e il 66,66% della forza lavoro totale in questi campi. Tuttavia, l’odontoiatria, la chirurgia ortopedica e traumatologica e la chirurgia cardiovascolare rimangono prevalentemente maschili, con le donne che rappresentano solo tra il 22% e il 23% dei professionisti in queste aree.

Nonostante la persistente disparità di genere in alcune specialità chirurgiche, si sono verificati notevoli progressi. La chirurgia toracica, ad esempio, ha registrato un aumento del 45% del numero di donne chirurgo rispetto all’anno precedente. Allo stesso modo, la neurochirurgia ha registrato un aumento del 59,18% del numero di donne medico, rendendola la specialità con il maggior incremento di personale medico femminile.

La distribuzione provinciale dei medici in Andalusia mostra un equilibrio relativamente uniforme, senza una provincia che abbia una preponderanza significativa di medici uomini o donne. Almería e Granada hanno la più alta percentuale di donne medico, rispettivamente con il 51,59% e il 50,99%, seguite da Siviglia con il 50,05%.

Per quanto riguarda l’occupazione, una parte sostanziale di donne medico in Andalusia lavora nel settore pubblico, in particolare nel Servizio Sanitario Andaluso (SAS). 14.034 donne medico sono impiegate esclusivamente in centri sanitari e ospedali pubblici, rispetto a 8.779 uomini medico. Questa differenza può essere attribuita alle migliori opportunità di equilibrio tra lavoro e vita privata offerte dal SAS, che lo rende una scelta attraente per le donne medico che cercano di conciliare le loro carriere con le responsabilità familiari.

Il raggiungimento della parità di genere nel sistema sanitario andaluso è una pietra miliare degna di nota che riflette l’impegno della regione per l’uguaglianza e l’inclusione nella professione medica. L’aumento della rappresentanza femminile non solo migliora la diversità e la prospettiva all’interno della forza lavoro sanitaria, ma contribuisce anche a migliorare i risultati sanitari per i pazienti.

Il rapporto del CACM evidenzia anche l’aumento complessivo del numero di medici iscritti in Andalusia, che è passato da 28.339 nel 2003 a 47.853 nel 2023. Questa crescita può essere attribuita a diversi fattori, tra cui l’aumento della popolazione della regione, i progressi nella tecnologia medica e l’espansione dei servizi sanitari. Nonostante questo aumento del numero di medici, il rapporto sottolinea la necessità di un ulteriore ampliamento del personale sanitario per affrontare le crescenti esigenze sanitarie della popolazione e ridurre i tempi di attesa per i pazienti.