Canarie: 70.000 migranti in arrivo, pressione migratoria in aumento

Il Ministero degli Interni spagnolo prevede un anno record di arrivi irregolari alle Isole Canarie, con una stima di oltre 85.000 persone entro dicembre 2024.

Le Isole Canarie si preparano ad affrontare un’ondata migratoria senza precedenti, con una stima di 70.000 nuovi arrivi nei prossimi mesi. Il Ministero degli Interni spagnolo prevede un anno record di arrivi irregolari, con una cifra che potrebbe superare le 85.000 persone entro dicembre 2024.

Solo nei primi quattro mesi dell’anno sono arrivati 241 barconi, con 15.922 migranti a bordo. La maggior parte di questi proviene dalla Mauritania e dal Senegal, a causa dell’instabilità politica e dei conflitti nella regione. Il delegato del governo alle Canarie, Anselmo Pestana, ha ammesso che i dati indicano un nuovo record per il 2024, soprattutto considerando che i mesi di settembre e novembre, tradizionalmente caratterizzati da un mare più calmo, vedono un aumento degli arrivi.

Una delle principali preoccupazioni del governo delle Canarie è l’arrivo di minori non accompagnati. Ad aprile sono arrivati 405 minori, che rappresentano il 14,4% del totale degli arrivi. Il viceconsejero per il benessere sociale, Francis Candil, ha sottolineato la necessità di un intervento urgente da parte del governo spagnolo per affrontare questa emergenza umanitaria. Le isole si trovano ad affrontare una grave carenza di strutture di accoglienza e personale qualificato.

Il presidente del governo delle Canarie, Fernando Clavijo, ha dichiarato che la situazione potrebbe iniziare a migliorare dopo l’estate, ma ci vorranno ancora alcuni mesi prima che la modifica della legge sull’immigrazione venga approvata dal Parlamento spagnolo.

Oltre alla pressione migratoria, le Isole Canarie stanno affrontando anche altre sfide, come l’aumento del costo della vita e la carenza di alloggi. Il prezzo degli affitti ha raggiunto un nuovo record storico, con un aumento del 12,8% rispetto all’anno precedente. L’Associazione Canaria del Alquiler Vacacional (Ascav) ha proposto una serie di misure per affrontare questi problemi, tra cui l’introduzione di una tassa di soggiorno e una moratoria temporanea sul turismo.