Andalusia e US si alleano per un centro di innovazione sui droni ad Aerópolis

La Junta de Andalucía e l'Università di Siviglia hanno acquistato un edificio di 1.500 metri quadrati nel Parco Tecnologico Aerospaziale dell'Andalusia per ospitare il Centro di Innovazione per Veicoli Aerei Senza Pilota e Mobilità Aerea Urbana.

Siviglia, Spagna – La Junta de Andalucía e l’Università di Siviglia (US) hanno fatto un passo avanti nella loro collaborazione per promuovere il Centro di Innovazione per Veicoli Aerei Senza Pilota e Mobilità Aerea Urbana (CUAM) con l’acquisizione di un edificio di 1.500 metri quadrati nel Parco Tecnologico Aerospaziale dell’Andalusia (Aerópolis) destinato a ospitare questa struttura.

L’operazione di compravendita tra Aerópolis e l’US è stata effettuata lo scorso febbraio per un valore di 814.677 euro. L’edificio, situato tra le vie Wilbur e Orville Wright, sorge su un terreno di 1.092 metri quadrati, dispone di infrastrutture interne completamente finite e un’altezza libera di circa 9,5 metri.

Questa infrastruttura, promossa dalla Junta de Andalucía e dall’Università di Siviglia, si concentrerà sulla generazione di conoscenze che consentano di mantenere la leadership scientifica e tecnologica dell’Andalusia nelle tecnologie dei veicoli aerei senza pilota per usi civili. In particolare, per la sua applicazione alla mobilità aerea urbana, rendendo possibile l’autonomia intelligente e sicura di veicoli e sistemi.

Inoltre, ha l’obiettivo di favorire il trasferimento delle conoscenze che verranno generate da questa iniziativa alle aziende, con particolare attenzione alle PMI, attraverso un piano specifico di diffusione e trasferimento dei risultati per promuovere la ricerca e l’innovazione nel tessuto imprenditoriale. Con questo, il centro rafforzerà e accompagnerà l’industria aeronautica andalusa, consentendole di diversificarsi verso nuovi prodotti, tutti con un alto valore aggiunto molto superiore alla tradizionale produzione di aerostrutture.

L’impianto sarà guidato tecnicamente da Aníbal Ollero, professore di robotica presso l’Università di Siviglia e uno dei maggiori esperti europei di droni. Sarà sviluppato per fasi e avrà diversi laboratori, tra cui un banco di motori elettrici e di modellazione, un laboratorio di strutture sensorizzate per la mobilità aerea urbana (UAM), uno di rivestimenti e nanostrutture per UAM e un altro di sistemi di propulsione puliti. Il centro sarà completato da una sede aggiuntiva per le operazioni di volo e la formazione.

Per la sua messa in funzione e sviluppo, il CUAM avrà un budget complessivo di 20 milioni di euro di fondi FEDER provenienti dalla Junta de Andalucía, che vengono trasferiti dal 2023 e che saranno completati nel 2025. Tale importo contempla, oltre all’acquisto dell’edificio, l’acquisizione di aeromobili senza pilota e altre attrezzature.

L’industria aeronautica ad alta tecnologia costituita dai cosiddetti veicoli aerei senza pilota (UAV) o droni costituisce uno dei segmenti con maggiore proiezione futura, grazie alle molteplici applicazioni che questi robot aerei hanno in campi diversi come l’agricoltura, la sorveglianza, l’ispezione delle infrastrutture, il trasporto o il controllo degli incendi, tra molti altri. La sua crescita è inoltre esponenziale, spinta dai costanti progressi tecnologici applicati per migliorare le sue prestazioni ed estendere il suo utilizzo a gran parte dei settori produttivi e dei servizi.

La Spagna si colloca tra le dieci potenze mondiali in questo ramo del settore aerospaziale e l’Andalusia è una delle responsabili di questa spinta, poiché dopo Madrid, la regione si consolida come la seconda comunità rilevante sia in termini di operatori che di piloti, come riportato nel Piano Strategico per lo Sviluppo del Settore Civile dei Droni in Spagna 2018-2021. Secondo tale documento, nel complesso nazionale sono registrati più di 3.000 operatori nel mercato dei droni, di cui 550 hanno il marchio andaluso. Inoltre, tale piano prevede che la flotta di droni per uso professionale supererà i 51.400 aeromobili nel 2035 e raggiungerà i 53.500 nel 2050. L’impatto economico di questa crescita è stimato in 1.220 milioni di euro nel 2035 e in 1.520 nel 2050.

Da parte sua, la Commissione Europea stima che entro 20 anni il mercato dei droni darà lavoro a più di 100.000 persone nel territorio dell’UE, con una dimensione economica che si aggirerà intorno ai 10 miliardi di euro.

In questo scenario, la regione andalusa è ben posizionata, poiché ha le conoscenze, le infrastrutture, le aziende e i professionisti che la collocano in una posizione di rilievo. Il settore, strategico per la comunità, conta inoltre sulla Strategia Aerospaziale dell’Andalusia.

L’Andalusia è anche un punto di riferimento di questo settore nel campo della ricerca, grazie tra l’altro alla posizione di leadership occupata dall’Università di Siviglia, sia per i titoli di laurea e master impartiti nella sua Scuola Tecnica Superiore di Ingegneria sia per la costante attività del suo laboratorio di Robotica GRVC. Il professor Aníbal Ollero, direttore di questo laboratorio e ricercatore principale del nuovo Centro di Innovazione per Veicoli Aerei Senza Pilota e Mobilità Aerea Urbana, è l’autore con il maggior numero di pubblicazioni a livello mondiale nel campo degli aeromobili senza pilota, secondo il database Scopus di Elsevier.

Una volta completato il CUAM, questa infrastruttura si aggiungerà ad altre strutture singolari e strategiche dotate della tecnologia più innovativa, tra cui il Centro Avanzato di Tecnologie Aerospaziali (CATEC), con sede nel comune di La Rinconada (Siviglia), il Centro di Voli Sperimentali con Aeromobili Senza Pilota-ATLAS, situato a Villacarrillo (Jaén), o il progetto CEUS, il Centro di Ricerca e Test di Sistemi Aerei Senza Pilota, nel comune di Moguer (Huelva), promosso congiuntamente dalla Junta de Andalucía e dal governo centrale. A queste attrezzature si aggiunge l’Agenzia Spaziale Spagnola, con sede a Siviglia.