La llingua asturiana: una questione di visibilità e educazione

Oviedo, Spagna – Tre ex collaboratori del quotidiano EL COMERCIO, Sidoro Villa, Nacho Fonseca e Daniel García, hanno pubblicato un libro intitolato “Tres pates pa un tayuelu” che raccoglie 75 dei loro articoli di opinione scritti in asturiano. L’obiettivo principale di questa pubblicazione è quello di aumentare la visibilità della lingua asturiana, che, secondo gli autori, soffre di una mancanza di visibilità e di un’adeguata educazione.

Il libro, che tratta di una varietà di argomenti legati alla regione delle Asturie e al mondo in generale, è stato presentato alla Sala de Cámara dell’auditorio di La Pola. Gli autori, insieme a José Cezón, ex caporedattore della sezione centrale di EL COMERCIO, hanno discusso dell’importanza della lingua asturiana e delle sfide che deve affrontare.

Villa ha sottolineato che “il problema della lingua asturiana è la visibilità e l’educazione”. Ha osservato che molti asturiani non sono a conoscenza del gran numero di libri pubblicati nella loro lingua e che la mancanza di un’educazione formale in asturiano nelle scuole crea un circolo vizioso in cui le persone non leggono la lingua perché non la capiscono, e non la capiscono perché non la leggono.

La pubblicazione di “Tres pates pa un tayuelu” è un passo importante per aumentare la visibilità della lingua asturiana e per promuovere la sua importanza culturale. Gli autori sperano che il libro incoraggi più persone a imparare e a usare l’asturiano, contribuendo così alla sua conservazione e al suo sviluppo.

La lingua asturiana, conosciuta anche come bable, è una lingua romanza parlata nella regione delle Asturie, nel nord della Spagna. Sebbene non abbia lo status di lingua ufficiale, è riconosciuta e protetta dallo Statuto di Autonomia delle Asturie.

Negli ultimi anni, c’è stato un crescente movimento per promuovere la lingua asturiana e per ottenere il suo riconoscimento ufficiale. Diverse organizzazioni, tra cui l’Academia de la Llingua Asturiana, stanno lavorando per aumentare la visibilità della lingua e per incoraggiarne l’uso nell’educazione, nei media e nella vita pubblica.