Canarie tra le regioni con il più alto tasso di prostituzione in Spagna

Le Isole Canarie si posizionano tra le comunità autonome spagnole con il più alto numero di persone coinvolte nella prostituzione. Secondo una ricerca dell’associazione specializzata In Género, presentata lunedì in conferenza stampa dal suo coordinatore nazionale, Miguel Ángel del Olmo, in Spagna ci sono tra le 25.000 e le 30.000 persone che si dedicano alla prostituzione.

Lo studio stima l’esistenza di circa 800 bordelli, 2.500 appartamenti e 50 luoghi di strada dove si svolge questa pratica. Di queste persone, il 45% lavora in bordelli, il 51% in appartamenti e il 4% per strada. Questi dati, raccolti durante la conferenza stampa, sono un’anticipazione della ricerca condotta dall’associazione attraverso 4.500 questionari.

Attività dell’associazione

Inoltre, durante il 2023 l’associazione ha assistito 6.055 persone, di cui una grande maggioranza (87%) donne cisgender, il 9,7% donne trans, il 3% uomini cisgender e lo 0,2% uomini trans. Sono stati effettuati 21.798 interventi in 837 luoghi dove si svolgono queste pratiche: il 62,8% appartamenti e luoghi privati, il 33,2% bordelli e il 2,5% per strada.

L’associazione ha inoltre segnalato 914 possibili vittime di sfruttamento sessuale, 47 possibili vittime di tratta e 35 denunce di donne per aggressioni sessuali. Il 76,8% delle persone assistite ha un’età compresa tra i 23 e i 42 anni, il 18% tra i 43 e i 79 anni e il 5,2% tra i 18 e i 22 anni. La maggior parte di loro sono straniere e il 36,9% si trova in una situazione amministrativa irregolare.

Oltre a questi dati, l’associazione ha sottolineato che il 63,2% delle persone assistite afferma che l’obiettivo di arrivare in Spagna era diverso dalla prostituzione. Inoltre, hanno evidenziato che “le persone che si trovano in situazione di prostituzione sono molto diverse, ma sono accomunate da molteplici vulnerabilità, fattori di rischio ed esclusione sociale a cui si aggiunge lo stigma”.

In Género è un’associazione che fornisce assistenza e supporto alle vittime di tratta e sfruttamento sessuale e alle persone che si prostituiscono in nove comunità autonome spagnole. L’associazione si dichiara “neutrale” nel dibattito sulla prostituzione, né abolizionista né regolamentarista, ma chiede un approccio che rispetti i diritti umani di queste persone, le loro decisioni e che consenta loro di accedere a alternative di vita.