Andalusia abbraccia il turismo: nove residenti su dieci ne riconoscono il valore

Nonostante le preoccupazioni per l'aumento dei prezzi e la saturazione in alcune zone, gli andalusi apprezzano il contributo del turismo all'economia e all'occupazione.

L’Andalusia si distingue dalle Isole Canarie in termini di atteggiamento nei confronti del turismo. Un recente sondaggio commissionato dalla Junta de Andalucía rivela che nove residenti su dieci sostengono l’industria turistica, riconoscendone l’impatto positivo sull’economia e sull’occupazione.

Arturo Bernal, Consigliere per il Turismo, ha sottolineato che “il 90% dei residenti nella Comunità considera che il turismo abbia un effetto positivo o molto positivo sull’economia dei loro comuni e sulla creazione di posti di lavoro”. Questa scoperta assume un significato particolare nel contesto attuale, caratterizzato da proteste contro la saturazione turistica in destinazioni come le Isole Canarie e da misure restrittive adottate da città come Amsterdam e Venezia.

Nonostante il sentiment generale positivo, il sondaggio evidenzia anche alcune preoccupazioni. I residenti esprimono disagio per alcuni segmenti di visitatori, come quelli associati al turismo di massa e alle feste di addio al celibato, e per la gestione di alcune tipologie di alloggi turistici, come gli appartamenti.

Bernal ha spiegato che lo studio ha coinvolto 3.200 residenti in 32 comuni andalusi, offrendo un’analisi approfondita della percezione del turismo in base a variabili come la saturazione turistica, il legame lavorativo con il settore, il genere e l’età.

I risultati mostrano che il 91% degli intervistati ritiene che il turismo “generi ricchezza e sia un motore fondamentale della nostra economia”, con un ampio consenso sul fatto che migliori anche l’economia locale, contribuisca allo sviluppo dell’Andalusia e crei posti di lavoro. L’88% degli intervistati condivide questa opinione.

Bernal ha inoltre evidenziato che la maggior parte dei residenti concorda sul fatto che il turismo contribuisca a migliorare il prestigio e l’immagine dei loro comuni, aumenti la qualità della vita e contribuisca alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio culturale (81%) e naturale (77%).

Tuttavia, il sondaggio ha anche rilevato alcune preoccupazioni tra i residenti, in particolare per quanto riguarda il potenziale aumento dei prezzi (42%), in particolare del costo degli alloggi. In risposta a questa preoccupazione, Bernal ha sottolineato “l’ampio consenso sugli effetti negativi della Legge statale sul diritto alla casa, che ha aumentato considerevolmente il numero di case vuote”.

Nelle zone ad alta saturazione turistica, i residenti hanno espresso preoccupazioni per la congestione degli spazi pubblici, la perdita di identità e i cambiamenti nelle tradizioni, oltre che per il rumore, i rifiuti e la perdita di spazi naturali. Hanno inoltre sottolineato la necessità di un migliore equilibrio nelle infrastrutture.

Lo studio ha anche raccolto proposte per gestire il successo del settore turistico. Otto intervistati su dieci sono favorevoli a una migliore distribuzione dei turisti durante tutto l’anno, il 65% sostiene la distribuzione dei visitatori in tutti i quartieri e l’82% appoggia gli investimenti in altri settori. Bernal ha affermato che questi dati “coincidono con la strategia di destagionalizzazione del governo andaluso e con la creazione di nuovi poli di attrazione turistica in tutta la regione che generino occupazione, fissino la popolazione al territorio rurale e contribuiscano allo sviluppo dell’Andalusia”.

Per quanto riguarda la controversa questione della tassa turistica, solo il 16% degli intervistati si è detto favorevole alla sua introduzione, mentre il 31% è d’accordo con la limitazione dell’offerta di appartamenti turistici. Bernal ha concluso che “entrambi i temi non sono particolarmente rilevanti per i cittadini” e che il sondaggio conferma che “il turismo è un’industria positiva per l’Andalusia, fondamentale per il suo sviluppo economico e che apporta innumerevoli benefici”.

Tra le proposte avanzate dai residenti vi è un ampio consenso sulla necessità di gestire il successo del turismo per evitare la saturazione, partendo dalla convinzione che “non c’è futuro economico senza turismo”. Per raggiungere questo obiettivo, si punta a migliorare la qualità piuttosto che la quantità.

Per contrastare il turismo di massa e le feste di addio al celibato, i residenti suggeriscono di limitare le licenze per i locali notturni, creare un registro delle persone che causano problemi per impedirne il ritorno in Spagna, definire politiche di offerta che limitino questo tipo di viaggiatori e perseguire i comportamenti incivili, oltre a limitare l’accesso agli spazi naturali.

Inoltre, propongono misure di incentivo per i residenti, come l’ingresso gratuito ai musei e parcheggi riservati, oltre all’esenzione dal pagamento della zona blu per i residenti. Infine, sottolineano che “il turismo di massa sta facendo perdere l’essenza, le usanze, il modo di vivere. Il turista viene in cerca di questo, non dobbiamo adattarci al suo modo di vivere e alle sue usanze. Se perdiamo la nostra essenza, i turisti perderanno la ragione che li spinge a venire”.

Oltre al sondaggio sulla percezione del turismo, la Junta de Andalucía sta investendo in progetti tecnologici per rafforzare il settore turistico della regione. Attraverso il Costa del Sol Tourism Hub, un’acceleradora di progetti imprenditoriali, vengono supportate startup e iniziative che offrono soluzioni innovative per affrontare sfide come la sostenibilità, la mobilità efficiente e l’integrazione dell’intelligenza artificiale.

Tra i progetti sostenuti vi sono OK Located, che offre una piattaforma per la digitalizzazione dei beni turistici e culturali; Biotonomy, specializzata in architettura rigenerativa; Hotelbreak, che consente di prenotare daypass e brevi soggiorni in hotel di lusso; Cicerone, una piattaforma di turismo intelligente basata sull’intelligenza artificiale; Roots N’Joy, che aiuta gli utenti a scoprire e prenotare eventi gastronomici e di benessere; Swap Your Travel, un marketplace per la compravendita di viaggi; Turiscool, che offre formazione continua per il settore Horeca; Bracelit, che fornisce soluzioni per i pagamenti cashless e il controllo degli accessi agli eventi; TECO Mobility, che promuove la mobilità ecologica; e Novelingo Explore, che sviluppa videogiochi educativi per la promozione turistica.