Jerez de la Frontera, Spagna – Il partito politico Adelante Andalucía ha pubblicamente contestato le recenti dichiarazioni della sindaca di Jerez, María José García-Pelayo, a sostegno della tauromaquia. La sindaca, durante il XXXVI Pregón del Toreo Jerezano, aveva definito la tauromaquia “un elemento chiave della cultura e della tradizione di Jerez”.
Carlos Fernández, portavoce di Adelante Andalucía, ha invitato la sindaca a “non generalizzare il pensiero dei cittadini di Jerez e il loro rispetto e amore per gli animali, che dimostrano sempre di più, soprattutto le nuove generazioni, che considerano la tauromaquia come maltrattamento animale”.
Adelante Andalucía sottolinea che il numero di corride a Jerez è in calo e che per riempire l’arena è necessario un forte investimento in promozione e attirare spettatori da altre località. Il partito sostiene che la sopravvivenza della tauromaquia dipende dai finanziamenti pubblici e dalle attività di promozione, come le conferenze nelle scuole con la presenza di toreri.
“Nessuno nega che Jerez, come molte altre città, abbia avuto un legame con la tauromaquia, ma questo legame si è indebolito e la popolazione non considera l’uccisione di un toro in un’arena con tanta sofferenza come cultura, né creazione di ricchezza e tanto meno di libertà”, ha affermato Fernández. Ha aggiunto che è tempo di “rinunciare alle tradizioni del passato come popolo perché non corrispondono a una cittadinanza piena che ama e si prende cura degli animali”.
La presa di posizione di Adelante Andalucía riflette un crescente dibattito in Spagna sulla tauromaquia, con un numero sempre maggiore di persone che la considerano una pratica crudele e obsoleta. Il partito chiede la fine dei finanziamenti pubblici per la tauromaquia e la promozione di alternative culturali ed etiche.
La tauromaquia è una tradizione controversa in Spagna, con un acceso dibattito tra i suoi sostenitori e i suoi oppositori. Mentre alcuni la considerano una forma d’arte e parte integrante della cultura spagnola, altri la condannano come una pratica crudele e barbara. Negli ultimi anni, il sostegno pubblico alla tauromaquia è diminuito, soprattutto tra le giovani generazioni, e diverse città e regioni spagnole hanno vietato o limitato le corride.
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